MEDITERRANEO UNO+ 2023
CATALOGO
Piazza D’Armi, Castello Aragonese
Galleria Meridionale, Castello Aragonese
Oasi dei Battendieri
CASTELLO ARAGONESE - Piazza D'Armi
M-SEA

OPEN ARMS
5 settembre
di M. Barrena – SPA-GRE (DOC) 109 min
Film ambientato nell’autunno del 2015 e racconta la storia di Oscar e Gerard due bagnini ispanici che, dopo aver visto una foto di un bambino morto affogato nel Mediterraneo cercando di raggiungere l’Europa, decidono di recarsi sull’isola di Lesbo, in Grecia, per offrire il loro aiuto. Una volta giunti sull’isola, i loro occhi si ritrovano di fronte una realtà agghiacciante.
Marcel Barrena ha debuttato nella regia con il film per la televisione Cuatro estaciones, che ha vinto nella sua categoria il premio della critica, quello della giuria e quello per il miglior regista al festival di Alicante, e il premio Gaudí come miglior film tv. Nel 2012 ha diretto il documentario Món petit, che ha ricevuto un altro premio Gaudí, il DOCU! Award al festival del documentario di Amsterdam e il premio come miglior documentario al festival di Boulder. Del 2016 è 100 metros, che ha ottenuto, fra gli altri, due premi Gaudí, quelli per il miglior attore e la miglior attrice non protagonisti.

SOLO DI PASSAGGIO
5 settembre
di A. Zonin – ITA (SHORT) 10 min
Marcello, un giovane militare impegnato in una missione di pace in Medio Oriente, arriva a sorpresa a casa di sua madre. Ad accompagnarlo c’è una collega che si limita ad aspettarlo in strada mentre lui s’intrattiene con la mamma. L’incontro appare subito molto strano; Marcello sembra essere lì solo di passaggio…
Andrea Zonin è un direttore della fotografia e produttore veronese dedicato si anche alla regia. Suoi lavori principali: “In-finiti” (2023), Cristian De Mattheis, Direttore della fotografia; “La Grande Guerra del Salento” (2022), Marco Pollini, Direttore della fotografia, “Moda Mia” (2020), Marco Pollini, Direttore della fotografia, “Chiudi gli occhi e guardami” (2020), Andrea Castoldi, Direttore della fotografia

UN POSTO SICURO
5 settembre
di F. Ghiaccio – ITA (FEATURE) 102 min
Casale Monferrato. Luca e suo padre Eduardo non si frequentano da anni. Eduardo era operaio all’Eternit e il lavoro l’ha tenuto lontano dalla moglie e dal figlio. Luca voleva fare l’attore ma è finito a fare il pagliaccio alle feste. Ad una di queste incontra Raffaella, con cui il feeling è immediato. Ma Luca scopre che il padre sta morendo per aver contratto in fabbrica il mesotelioma, un tumore causato dall’esposizione alle fibre di amianto…
Un posto sicuro è il film di esordio di Francesco Ghiaccio, che dirige e firma la sceneggiatura insieme a Marco D’Amore, anche interprete nel ruolo di Luca. Ghiaccio è cresciuto vicino a Casale Monferrato e conosce bene gli ambienti che racconta: questa storia lo tocca da vicino, imponendogli un’urgenza e allo stesso tempo una grande sobrietà narrativa.

L'INCREDIBILE STORIA DELL'ISOLA DELLE ROSE
6 settembre
di S.Sibilia – ITA (FEATURE) 117 min
Strasburgo, 1968. Un ingegnere italiano chiede udienza alla sede del Consiglio d’Europa: è Giorgio Rosa, creatore di una piattaforma d’acciaio che ha costruito con le sue mani a mezzo chilometro di distanza dalla costa riminese, fuori dalle acque territoriali italiane, per vivere secondo le sue regole. A ritroso scopriremo come e perché Rosa ha voluto inventarsi uno Stato indipendente da quello italiano, e quanto il governo se ne senta minacciato.
Sibilia realizza Oggi gira così (2010) un cortometraggio scritto con Valerio Attanasio, che ottiene numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Siae come miglior sceneggiatura. Scrive il soggetto e la sceneggiatura della sua opera prima Smetto quando voglio. Il film, riscuote un successo sorprendente. Il film viene presentato a festival nazionali e internazionali. Nel frattempo fonda insieme a Matteo Rovere la casa di produzione Groenlandia. Il 9 dicembre 2020 Netflix distribuisce il suo nuovo film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

GENUINO CLANDESTINO
6 settembre
di N. Angrisano ITA (DOCU-FILM) 70 min
Dal Veneto alla Campania, dalle campagne del viterbese a quelle emiliane: una nuova forma di “resistenza” sta trovando spazio. Gli ideali da rivendicare ruotano intorno alla genuinità e alla veracità di cipolle, patate e insalatine che ogni giorno invadono pacificamente le nostre tavole. La “lotta” di decine di coltivatori e contadini in tutta Italia è raccontata con tocco discreto ma incisivo in Genuino clandestino, il documentario realizzato da Nicola Angrisano sul sistema dell’agroindustria.
Nicola Angrisano irrompe nel mediascape nel 2003. Con lui nasce insu^tv, emittente di riferimento per l’informazione non istituzionale nell’area di Napoli e parte del “movimento” delle telestreet, canali pirata che sfruttano i coni d’ombra del sistema televisivo.
Ad oggi lo streaming web è il suo nuovo terreno di sperimentazione con la trasmissione Stalking Asilo, in diretta dall’ex Asilo Filangieri di Napoli.
Nicola Angrisano è la molteplicità delle visioni: è un’identità collettiva di un gruppo di mediattivisti che in maniera radicale cercano diverse chiavi di lettura per trasformare semplici narrazioni in strumenti di lotta

IL GIARDINO DEI LIMONI
7 settembre
di E. Riklis – ISR-FRA-GER (FEATURE) 106 min
I vicini di casa possono essere molto invadenti. Quando poi si tratta del Ministro della Difesa israeliano, non parliamone. Salma è palestinese, vive da sola in Cisgiordania nella casa di sempre, ha un figlio in America e un marito in Paradiso. La sua unica preoccupazione è la cura del giardino di limoni che ha ereditato dalla famiglia, delizia per il sostentamento ma croce per il nuovo vicino di casa, il ministro Navon, che vede negli alberi di Salma, un ottimo nascondiglio per progettare attacchi terroristici. Gli alberi vanno abbattuti ma Salma non vuole rinunciare ai suoi limoni e, con l’aiuto del giovane avvocato Ziad e il sostegno a distanza di Mira, la moglie del ministro, inizierà una battaglia legale senza fine.
Nato a Gerusalemme, cresciuto tra gli Stati Uniti, il Canada e il Brasile, Eran Riklis si è diplomato alla National Film School di Beaconsfield, in Inghilterra, nel 1982. I suoi film, acclamati da pubblico e critica di tutto il mondo, lo hanno reso uno dei più conosciuti registi israeliani contemporanei. Tra i suoi titoli ricordiamo Cup Final (1992), Zohar (1993), Vulcan Junction (2000), Temptation (2002) e La sposa siriana (2004). Oltre ai film per il grande schermo, Riklis ha diretto e prodotto documentari e serie televisive noti in patria.

MARE DENTRO
7 settembre
di A. Amenabar FRA-SPA (FEATURE) 120 min
Ramón Sampedro è un uomo costretto a letto a causa di un grave incidente: un tuffo da uno scoglio finito male, che lo ha lasciato tetraplegico. Passa il tempo a guardare dalla finestra, a scrivere poesie e vorrebbe che qualcuno lo aiutasse a morire. Dopo 25 anni vissuti in questo modo, tenta perciò una battaglia legale nei confronti del governo spagnolo per ottenere il diritto all’eutanasia. Viene così a trovarsi al centro di un caso mediatico, che divampa fra quanti sono favorevoli alla sua richiesta e quanti la osteggiano per motivi etici.
Nato a Santiago del Cile il 31 marzo del 1972, Amenábar si trasferí con la propria famiglia a Madrid, in Spagna, l’anno successivo a quello del famigerato golpe di Pinochet. Il suo primo lungometraggio, Tesis (1996), ottiene un grande successo in Spagna e vince sette premi Goya. Il suo secondo film, Apri gli occhi (1997) lo conferma come un nuovo talento, ed ottiene un grande successo anche all’estero. Nel 2001, Tom Cruise ne produce un remake ad Hollywood, intitolato Vanilla Sky, nel quale Cruise recita assieme a Penélope Cruz, che aveva già recitato nello stesso ruolo, quello di Sofia, nella pellicola di Amenábar. Il film seguente, The Others (2001) con Nicole Kidman, è il suo primo film in inglese, e vince otto premi Goya.

WELCOME VENICE
8 settembre
di A.Segre – ITA (FEATURE) 83 min
Venezia, isola della Giudecca. Le famiglie di tre fratelli – Alvise, Piero e Toni – si riuniscono a tavola nella casa dove sono nati. Dove ormai abita solo Piero, ma a cui Toni le è molto legato perché da lì insieme si muovono con un paio di amici per praticare la pesca di moeche, ovvero i granchi di laguna. A seguito di un incidente improvviso, l’abitazione di famiglia assume un valore ancora più cruciale e mette Alvise – che vorrebbe ristrutturarla e metterla a rendita come “dimora di charme” per turisti stranieri – contro Piero, ostinatamente contrario a trasferirsi sulla terraferma.
Andrea Segre. Il suo primo documentario, Lo sterminio dei popoli zingari, è datato 1998; da allora ha lavorato sempre a opere sulla marginalità di etnie, popoli e culture: l’Albania (Ka Drita?, A metà – storie tra Italia e Albania, L’Albania è Donna) e l’Africa in particolare (Dio era un musicista, presentato nel 2005 nella sezione “Giornate degli Autori” a Venezia). È dottore di ricerca in sociologia della comunicazione presso l’Università di Bologna, dove ha insegnato fino al 2010 come esperto di analisi etnografica della produzione video e di pratiche e teorie di comunicazione sociale, in particolare nell’ambito della solidarietà internazionale. Nel 2009 ha ricevuto una Menzione speciale al Bif&st per il documentario Come un uomo sulla terra.

LA CASA SUL MARE
8 settembre
di R. Guédiguian – FRA (FEATURE) 107 min
A Méjan, una cala marina tra Marsiglia e Carry, tre fratelli si ritrovano per vegliare il padre. Angèle, attrice con un lutto nel cuore, Joseph, professore col vizio della rivoluzione, Armand, ristoratore di anime, misurano la loro esistenza davanti all’ictus che ha colpito il genitore. Intorno alla sua eredità, la casa, il ristorante, la coscienza politica e quella sociale, fanno i conti col proprio passato che per Angèle non sembra mai passare. L’irruzione improvvisa di tre bambini, naufraghi sulle sponde del Mediterraneo, sconvolge la loro riflessione e segna un nuovo inizio.
Robert Guédiguian. Nato a Marsiglia, in Francia, il 3 dicembre del 1953 da padre armeno e da madre tedesca, ha diretto vari film, tra cui Marius e Jeannette (1997), Al posto del cuore (1998), À l’attaque! (2000), La ville est tranquille (2001), Marie-Jo e i suoi due amori (2002), Le passeggiate al Campo di Marte (2005), Le Voyage en Arménie (2006), Lady Jane (2008) e Le nevi del Kilimangiaro (2011). Ambientazione ricorrente dei film di Guédiguian è la sua città natale, Marsiglia, spesso ritratta dall’ottica dei lavoratori del vecchio porto.

SAINT OMER
9 settembre
di A.Diop – FRA (FEATURE) 122 min
Rama, scrittrice trentenne (incinta di quattro mesi), segue a Saint-Omer il processo di Laurence Coly, accusata di aver ucciso la figlia di appena quindici mesi abbandonandola su una spiaggia proprio mentre si stava alzando la marea. Rama vorrebbe usare la vicenda per adattarla in una moderna versione del mito di Medea, ma più va avanti più le cose le sfuggono di mano.
Alice Diop è una documentarista che si dedica principalmente a soggetti della società francese contemporanea. Diop è nata a Aulnay-sous-Bois da genitori senegalesi. È cresciuta fino ai dieci anni nel complesso residenziale Cité des 3000, noto alla stampa per la difficile situazione sociale al suo interno. Quindici anni dopo aver lasciato il quartiere natio, ritorna a filmare la diversità culturale dell’area in cui è cresciuta per il suo primo documentario La Tour du monde.[3] Il suo lavoro Vers La tendresse ha vinto il César Award del 2017 in qualità di miglior cortometraggio. Nel 2022 il suo film Saint Omer vince il premio migliore opera prima “Luigi De Laurentiis”[6] alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

TAKRAR
9 settembre
di W. Abu Quba – TURK (SHORT) 04.00 min
Nato nel 1986 in un sobborgo di Damasco, Waref Abu Quba lasciò la Siria nel 2011, all’inizio di quella terribile guerra civile che avrebbe poi insanguinato il paese. Con una laurea in graphic design in tasca, conseguita presso l’Università di Damasco, e quasi un lustro di esperienza come filmmaker e animatore, dopo tre anni, passati prima negli Emirati Arabi e poi in Giordania, una volta riuscito a ottenere tutti i documenti necessari, nel 2014 si trasferì in Germania. E’ un pluripremiato autore di cortometraggi e animazioni, tra progetti e commerciali. Nel 2021 Abu Quba è andato in viaggio a Istanbul, restando affascinato da quella stratificazione di stili, tecniche, figure e simboli che ha attraversato i millenni e che rende unica la metropoli turca, con la sua mescolanza di arte e architettura greca, bizantina, islamica e ottomana. Abu Quba ha scattato migliaia di foto alle meravigliose decorazioni scovate in giro per la città. Una volta tornato in Germania, ha iniziato a lavorare su un cortometraggio che potesse in qualche modo riassumere ed esaltare tutta quella bellezza. Negli ultimi due anni la maggior parte del suo tempo libro l’ha passata su questo progetto, e la “chiave” narrativa l’ha trovata nella ripetizione.

MAR NERO
9 settembre
di F. Bondi ITA-ROM (FEATURE) 95. Min
Angela è appena giunta in Italia dalla Romania avendo trovato un posto come badante a Firenze. La donna anziana di cui si deve occupare è Gemma che ha un figlio sposato che vive a Trieste. Il marito le è appena morto e ha bisogno di di aiuto. È però una donna dal carattere molto rigido e autoritario e fa fatica ad accettare che una sconosciuta le giri per casa. Progressivamente però si affeziona alla giovane romena che desidera mettere da parte un po’ di soldi per poi poter avere un figlio dal marito Adrian. Il quale però, durante le festività natalizie, smette di rispondere alle sue telefonate. Angela, che ha saputo che l’uomo è stato licenziato, vuole tornare in Romania per affrontare la realtà.
Federico Bondi È autore e regista di spot e documentari. Mar Nero, il suo primo lungometraggio di finzione, è in concorso internazionale nel 2008 al Festival del film Locarno dove ottiene tre premi. Nomination Nastro d’argento al miglior regista esordiente nel 2009. Dafne (2019), il suo secondo lungometraggio di finzione, viene presentato alla 69ª Berlinale nella sezione Panorama, dove vince il Premio Fipresci. Il film, nelle sale dal 21 marzo 2019, ottiene il Premio Speciale ai Nastri d’argento 2019 e viene selezionato agli EFA 2019 (European Film Awards).